lundi 16 février 2009

Corrispondenza

Sigmund Freud, Lettera alla sua famiglia, arrivata dieci giorni dopo.
16 settembre 1912

"Miei carissimi. Siamo arrivati all'ora , a mezzogiorno. Ci siamo a Roma ...
Io ho tutto ritrovato collo spirito per succitare l'interesse di Sándor Ferenczi in favore dell'arte, l'appetito ed il primo buon pranzo di cui un barbaro infine, non è assolutamente dignitoso ... Sono stato quà, ci mi ha dato una camera con vista sulla villa Malta ... e su un giardino inconosciuto, colla luce, del sole, dello spacio, una salla di bagno e del calmo."

Poi dice ancora l'indomani :" Il mio oggetivo di vivere a Roma in grande Signore sembra raggiunguto ... Mi è molto naturale di trovarmi a Roma, non ombra dell' impressione di essere un strangero qui ... Srivero tutti i giorni, ma non troppo, perchè sento il piacere della pigrizia impadronirmi ... Pensieri i più affettuosi a tutti ed alcuno, dalla parte di Papa."
Andro a conoscere la Lupa romana.., la mater romanorum, al mezzogiorno di venerdi, dopo avere camminato a piedi dal Farnese al lungotovere, fino al Capitoline Hill - Piazza del Campidoglio - Michelangelo , poi il pomeriggio a passeggiarsi verso il Forum Romano , sperando che ci farà bel tempo, quel giorno quà. Verrai vero ? Se no, entremo soltanto nei Musei Capitolini !
...
20 settembre 1912.
"Io devo dire che non mi sono mai tanto curato e che non ho mai vissuto nella quella ozio, secondo i miei desideri ed i miei capricci. Anchè ho trovato oggi un guardenia che ho comprato e di cui il profumo mi ha messo in buon umore ... Io sto quà tanto che avro del denaro."
Aspettendo la domenica pomeriggio per conoscere l'ozio e la sapore della donna di Antonio Canova ... La Dea Paolina. Il Ritratto di Paolina Bonaparte come "Venere Vincitrice" alla Galleria Borghese

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