jeudi 28 février 2008

Sogno e dipendenza

Qualche mesi fa uno paziente giovane mi ha raccontato quello che aveva sognato nella settimana con angoscia.
La sua familglia le aveva dato una missione. Deve tenere nella sua mano la figlia di suo fratello, ma quella era cosi piccolissima che sembrava uno feto. Quindi passava tra uno luogo molto tumultuoso e pieno di gente, una festa con delle persone ricche abbastanza eccitate che ridevano e bevevano tanto, come lui l'aveva fatto da piccolo. Improvisamente ha urtato ! E nella mano ha schiacciato il feto. Che vergogna ! Il mio paziente si è spaventato, pietrificato, annientato. Queste cose nessuno poteva crederle tanto che la famiglia contava su lui. Non c'è lui che ha fatto morire la bambina. No, assolutamente no, ma tutti insieme ! Ma c'era forse un altro passaggio per andare. E il giovane si ricorda allora che c'erà sempre un altro passaggio per traversare... Quindi è lo stesso quando andava via per il camino e scendeva tanto presto la pendenza con suo vtt. Ma è caduto, c'erà un'incidente gravissimo di fronte... Un'altra volta c'erà con gli sci, è partito in velocità senza prudenza è caduto certamente fino al momento dove ha ricontrato un'altro più matto di lui ! Colla macchina anchè si è smarrito tra le curve della strada in montagna. Una dipendenza all'incidente tra lo sport estremo ?

samedi 23 février 2008

Discesa pericolosa

Ancora più difficile nel "sci nordico" che sulla pista "alpina" c'è la discesa perchè bisogna anticipare tutti i movimenti da fare davanti gli ostacoli che vengono verso noi... c' è la caduta veramente quando la neve non è bella. Allora è necessario sviluppare uno sforzo per tenere l'equilibrio nella situazione imprevista.
Invece in pista alpina è simplice scivolare e sentire la velocità prenderci veramente con una sensazione d'esaltazione, vero ?
Se l'ebbrezza ci ricorda qual'étà dell'ubriachezza che conosciamo in una festa, allora la discesa è un gioco da giovani, vero ? Li piacciano tanto come una musica da ballo. Sarebbero diventati dei giovani ballerini !

vendredi 22 février 2008

Beatitudine del rifugio

Neve profonda, traccia di uno "lepre variabile", sopra di noi volo dell'aquila per cercare una preda, tranquilità delll'ambiente, serenità sotto il sole, niente dietro, avanziamo verso il rifugio benvenuto...ma ora è chiuso. Soltanto il tetto puo accoglierci, che felicità !

jeudi 21 février 2008

Valanga antica

Nei tempi antichi c'erano dei momenti molto difficili quando la valanga cadeva scorticando i boschi, le case e forse gli uomini. La natura era tutta disorganizzata. Gli animali turbati non potevano vivere come prima ! L'ecosistema si è sviluppato allora in modo che ogni, bestia, albero, potrebbe ritrovare uno posto. Avvevamo trovato le traccie di questo tremore più terribile che si puo pensare anchè nell'architettura religiosa degli edifici distrutti nel XV°, XVI°, XVII° secolo, riconstruiti la maggior parte nel tempo, al XIX°secolo...come Santo Colombano del Villaron nell' Alta Maurienne.

mercredi 20 février 2008

Sogno d'artisto

Cè una piccolissima cappella al villagio di Vincendières, dedicata a Santa Maria Maddalena dove siamo arrivati a mezzogiorno ma molto lontano dal fondovalle ! Dietro quelle cime, c'è il Piemonte. Avrebbe dovuto esserci la casa della famiglia Clapier, artisti pittori e scultori del XVIII° secolo. Al di sopra, si trove la direzione del Ghiacciaio Clapier al confine verso l'Italia.

mardi 19 février 2008

Terra selvaggia

Sta matina il tempo è bello, c'è sole alto ma freddo vivo, vicino al ruscello la brina si è posata sui rami, avanziamo con gli sci lentamente, a passo di lupo nel silenzio intenso dell'alba. Un brumore d'acqua ci stordisce. Tracce di volpe sulla neve immacolata, ci accompagnano qualche momento, testa a terra. Ma sorpresi dal canto del primo e speciale uscello "sferzatotuffatore", torniamo la testa bruscamente verso l'aria limpida e celeste.

lundi 18 février 2008

Trascendenza


"Dovremmo rediventare utopici ?"
Slavoj Zizek, Filosofo Slovène, face causa per una democratia novella.

Ma quatro problemi sono venuti ad accentuare lo squilibrio, equilibrio pericoloso della socièta démocratica-liberale:
- i senza-documenti, senza-casa, senza-lavoro
- la proprietà intellettuale che il mercato non puo più regolare
- l'ambiente, quando il rischio diventa incalcolabile, quindi l'inquinamento, le tempeste, la radioattività
- la biogenetica che diventa molto specifica nel territorio medicale.
Pero ci siamo lucidi e assolutamente chiari : dobbiamo reinventare l'idea del progresso. Le classe popolose non possono farsi ascoltare che, soltanto con la violenza.

dimanche 17 février 2008

Indipendenza

Oggi la proclamazione aspettata per l'indipendenza del KOSOVO è Accaduta.
C'è certamente un passo di più verso la Libertà d'un paese. Félicità ?
Eppure siamo in dubbio e inquieti sul futuro della populazione Serbe
Che vive nell'interno del territorio, sarà consultata ? Sarà rispettata ?
O dovrebbe subire ancora delle nuove migrazioni ?
Come quelli che sono partiti ogni volta, per raggiungere il loro popolo.
Come gli stati vicini vedono la situazione, Serbie o Russia, che non lo Vuole.
Puo darsi che gli uomini pagarebbero cara la loro libertà.
Paradosso ?


17 February Kosovo Mitrovica Mitrovice south crowds 01:11
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samedi 16 février 2008

Esilio

"C'è in uno certo momento il niente, quello che si chiama niente,
non aveva importanza per me che vengo a stabilirmi in questa città.
Stabilirmi non è la parola.
La stabilità era bene la mia ultima preoccupazione
Volevo che altorno a me tutto sia mobile, provvisorio:
Erà l'unico modo di salvaguardare un'altra stabilità, interiore
Che veramente saro stato nell'indisgrazia da definire".
Italo Calvino (1958), "La nube di smog".

Perchè si vedevano tanti a guidare gli uomini nei campi
Quando l'espulsione o l'esilio le facevano fuggere ?
Quindi tanti sono partiti senza nessuna sicurezze di tornare o rivedere i Suoi ?
Migrazione nel mondo del XX° secolo ma prima sopratutto migrazione
Dalla guerra, la più terribile, feroce, monstruosa che ha lasciato tanti Traccie.

Esilio di Freud dall'Austria per Parigi e l'Inghilterra (1938):

"Nostra novella casa è tutto al nordo della città
Dopo Regent's Park e al piede di Primerose Hill.
Dalla mia finestra non vedo che vegetazione
Che comincia per un piccolo seducente giardino con degli alberi.
C'è come a Grinzing, nella montagna..."

vendredi 15 février 2008

Camminando

Se possiamo dirlo quello che sentiamo quando si presenta davanti a noi una differenza d'étà si è poco probabile. Una donna giovane col suo convivente che potrebbe essere suo padre. Si ? No ? Vent'anni tra due ? Cosa ne pensate ?
Nessuno non viene vedermi per piacer, ma perché subiremino la vita inodora e senza sapore. Cosa fare ? Una vita senza vita ? Affaticati ? Era troppo bello prima e subito dopo diventa burrascoso, come un vento di sfortuna. Peccato !
C'è uno spettacolo miserabile che si sviluppa tra loro, dove è impossibile trovare la felicità perchè ci sono sempre troppe abitudini e mai del desiderio. Partito col vento...Fine di partita (Beckett) !

Essere solo in presenza dell'altro ? Solo senza l'altro ? L'altro straniero o amichevole soltanto possa salvatarli ma non lo sapevono. Pero camminando, il cammino si fa... tra noi, tra loro, nuovo e rugoso per intravvedere due vite differenti, l'assenza d'incontro contro la vita migliore ?

mercredi 13 février 2008

Presto, presto

Come scrivere è un'aventurra che non si fa falcimente
Lo sciopero dei scambi dell' aria
Quindi scelgo un viaggio in treno
Scrivendo tutto il tempo.
Ma quando arrivo verso il mare al tramonto
E piacevole guardare dalla finestra
Le ondate che ci schiantono contro le roccie.

Cosi avere l'idea di parlare a qualcuno
Possa diventare uno scambio veloce, presto presto
Tra l'autore ed il publico lontano dal congresso.
E cosi nasce un modo di communicazione
Veramente specifico dove lo sforzo mentale
Traduce dell'angoscia per paura di fallire al suo scopo.

Subito le parole ci spingono davanti al poco tempo
Una folia appare, un rumore brontola mostruoso
Fino all'ultima ora per mandare la proposizione.
Discorso virtuale senza publico
Soltanto il solo che abbiamo in testa
Brutto o buono, violento o tenero, il quale insiste.

dimanche 10 février 2008

I due fratelli

L'artist and his studio are inseparable
"Creative space and living space in one, the studio became his world, and gradually an extension of himself".
Oggi è l'ultimo giorno della grandissima esposizione "Il laboratorio d'Alberto Giacometti"al museo National d'Arte Moderna di Beaubourg dove si sviluppa una retrospettiva della sua opera magnifica. Molto giovana sono stata sbalordita davanti ai suoi lunghi personaggi come degli alberi che lui aveva messo sulla terrazza, per l'apertura del museo di Saint Paul de Vence. Una grande testa, due grande donne e due uomini che camminavano...alla Fondazione Maeght, c'èra l'anno 1964, dei vint' anni !
Oggi siamo andati a vedere l'ultima volta quest'opera, cercando di ritrovare la relazione fra i due fratelli, Alberto e Diego, che nessuna donna non poteva separare. Una sola le riuniva, la loro madre che è sempre stata alla Stampa, dal val Bregaglia frontaliere dall'Italia norde, madre dell'infanza che Alberto e Diego andavano cercare ogni volta che volevano riprendere forza colla terra primitiva, la neve prima l'argilla.
A Borgonovo è nato Alberto, poi l'anno dopo Diego, nella montagna dei Grisonni dove l'aria è particolarmente pura, le cime imponenti, gli uomini ridotti a delle teste di spilli, come si sarebberono viste da tanto lontano, forse dalle cime altissime o dai ghiacciai. I fratelli che impastano coi le loro dita, l'uno per l'altro, l'argilla come delle palle di neve, c'è una coppia per la creazione venuta dal fondo delll'infanzia dominata dalle Alpe magistrale.

vendredi 8 février 2008

Bicicletta

Stai sempre al tuo posto, brava
Immobile, silenziosa, fedele
Sai portarmi sotto la pioggia
Quando la folla si spinge
A partire dalle porte battenti
Dei commerci, facendo irruzione
Come il toro nell'arena.

Mi sento protetta con te
Tra la circolazione, il rumore, il fumo
Sono allora senza limite
Spingeta avanti di più in più
Tre, quattro, cinque volte faccio
Il giro del duomo, poi
Scendo lungo al fiume.

Mi ricordo mia madre, in bicicletta
La vedo tra tutti a Parigi
All'inizio della guerra, aveva trent'anni
Il mio pensiero è più vivo improvisamente
Che la fotografia antica
Quella era una delle prime biciclette,
Appena uscita, adesso ci no sono tante.

mercredi 6 février 2008

Aereo

Sta sera prendo il volo per Parigi dove mi aspettano dei lavori.
Mi sembra adesso che possiamo raggiungere la natura dalla città
Come si fosse stato quasi vicina che ci si puo arrivare in un'ora
Sorvolando le Alpe magistrali: le cime dell'Oisans, della Vanoise
E tutti i massivi ... Monte Viso, Monte Pelvoux, Monte Bianco.

Veddiamo fuggere il mare all'horizonte poi sparire
C'è una piccola morte che si muove dietro noi
C'è lo spettàcolo del monde che si sviluppa davanti a noi.
Bisogna che ci prepariamo in fretta.

Dobbiamo al di là dell'aereo riunire i luoghi più lontani
Quindi avere il senso della comunità umana
Ma sopratutto potere rispondere alla nostra risponsabilità
A quelli che chiedono con forza lo speranze.

lundi 4 février 2008

Parole amichevole

Oggi rispondo a queste parole amichevoli, leggendo l'altro giorno:
"Sta matina quarant'anni dopo
Camminando ho canticchiato come un ritornello felice
Canticchiando come si fosse ieri
Conoscete che ci rappresenta questo
Canticchiando tutto il lungo, sono stato proprio sorpreso
In quei quattro anni di vecchiaia
Soppratutto due tra quelle
Vedete come sta fortunato per voi
Anch'io".
Mi sembra che ci sono dei giorni dove si vede come un lampo,
Davanti a noi, la difficoltà di vivere.

dimanche 3 février 2008

Escursione nevosa

Nel buio di febbraio siamo andati saliti al colle di Salese nel Mercantou racchette ai piedi.
Era caduta la neve nella foresta tanto che ci sembrava una scena da sogno. Sogno dell'aurora sicuramente ma ancora quello che facciamo, sentendo l'emozione traversare noi corpi al primo momento, quando andiamo a guardare al cinema un' film di Western.
Tutto era silenzioso ma solo il rumore del torrente brontolava tra i ciottoli, guidando i nostri passi, lasciandoci sorprendere !
Bianca, tutta bianca èra la terra del cammino , sulla strada come sulle creste. Abbiamo avuto un brutto tempo ma tanto caldo all'interno dei corpi. Calore e neve erano tutte le due cose migliori della giornata.

samedi 2 février 2008

Natura

Natura che si sveglia...
Amante dell'aurora, del vento, del rinascimento,
Vuole guidarci un po' tra i giorni brutti
Dove qualunque cosa accade, tutto si oscura.

vendredi 1 février 2008

Preludio

Nella mia città la vecchia periferia era diventata ormai centro ed i nuovi quartieri avevano cancellato i prati su cui andavo a giocare da bambina. Il cammino che avevo l'abitudine, giovanetta, di prendere per salire a piedi la collina, adesso è una strada molto frequentata dalle automobile. Mi ha fatto impressione vedere come gli edifici, building, appartamenti moderni avevano sostituito in quest'anni, le belle ville ed i palazzi del tempo scorso, l'aria e la riva del mare. Insomma, quello che un tempo mi era sembrato un angolo di paradiso è ora diventato peggio di una città troppo turistica.
Ma per fortuna la natura dietro la mia città è stata bellissima, meravigliosa in tutte le stagioni ma in inverno particolarmente diventa allora madreperla... io vodrei farlavi assaporare !
All'ora della giornata che voglio scrivere, dalla mia finestra vedo un albero molto superbo, sento il rumore del traffico, credo che il mondo sia lontano, eppure posso ascoltarlo tra voi che leggete questo "blog". Grazie a tutti.