jeudi 15 octobre 2009

Straniera

Sta mattina prendendo una doccia nella salla che è stata rinnovata quest'estate, cioè nel spacio nuovo largo coperto di piastrelli gregi luminosi con delle luce che si riflettono sul vecchio specchio ... ho scivolato al pavimento. Presto sono di nuovo in piedi per felicità. Alcuna paura ma una questione: perchè cadere al questo momento quà ? Un tempo dopo vado aprire la porta per la prima seduta. La paziente sul divano, commincia per narrare i suoi sogni. Una seria nera che non puo mai evitare ed io non capiscoli. Poi invece, si mostra subitamente chiara, la voce sicura come non l'aveva conosciuta. Dopo ancora qualche minuti dicemi che senza il suo marito da qualche sere, non poteva dormire. Adesso deve sentire l'odore del posto di lui. Nel sogno suo ci vede ... un vehicolo che sale nella mia strada poi quarantacinque minuti scende il cammino, ma deve fare attenzione agli accidenti, (come quello mio penso) quando voleva scendere dalla mia collina ... Eccolo il nodo, nell'identificazione projettiva incosciente in me del suo sindromo. Questo lavoro sta pericoloso ? Nel trasfero sono il pericoloso stesso, attrativa meno male ma anchè ancora troppo poco presente. E ancora possibile di cadere in fondo del vieto. Questo quà è lo stesso, all'identico che lasciare il bambino-paziente cadere nel vieto, come una fatalità. Come conte, è meglio di cadere nel vieto che sul pavimento !
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Come in dicembre 08 :"Ho fatto uno strano sogno ... Mi sono svegliata stamattina tutta stordita, sorpresa di gustare un caffè caldo e delicioso . C'era un sogno d'ibernazione ! "