mercredi 18 novembre 2009

Ideale

Sta sera c'era una conferenza alla Schuola Cantorum.

Perchè l'avevo dimenticata ? Quindi sono partita in ritardo per raggiungere il centro della città. Magari, correndo nella notte colla mia bici sono arrivata a tempo per ascoltarla. C'èra una scoperta di sentire come un ideale puo essere soltanto Niente ... niente da fare, niente da parlare, niente da vivere, niente da sentire ... Infatto c'era una conferenza del mio psicanaliste e non l'avevo visto, ancora una volte, un atto mancato. Perchè ?


Senza dubbio ero troppo implicata con lui, per vedere che doveva parlare questo giorno quà, di un nuovo modo di concepire lo "Ideal du Moi". Poi avevo studiato la malattia dell'Idealità con Janine Chasseguet-Smirgel . Invece non avevo mai pensato a questa quà, secondo lui, un "Ideale avverso", che spiega qualche numerose cliniche attuale ... Dopo la mia prima sorpresa, mi sono domandato da chi aveva conceputo quella temetica. Dai suoi pazienti certo, dicevalo. E poi, mi sono ricordato tra tante cose, quello che avevo detto un tempo fa, del figlio mio che mi aveva datto tante peoccupazione ed ancora oggi ne soffrirendo. Un'Ideale all'indietro del mio ... dove sono stando sempre muovendo, parlando, vivendo, sentendo, bacciando il mondo ? "The ego ideal" tanto grandiosa dell'adolescenza che dovevo abbandonare con le molte delusione della vita. Saitu è sempre la stessa cosa. Adesso devo scrivere per partire domani sera a Dijon poi l'indomani a Lille, parlare al mio torno ...
Ecco la conferenza tra tante, dell'analiste mio di cui il granpadre era un famoso pittore della perioda "Nabis (peinture) " della fine del XIX° secolo ...