lundi 6 avril 2009

Un tempo

Di ritorno al villaggio d'altitudine (2000m) che aspetta la neve di primavera, siamo salito qui fino al confine tra Francia ed Italia, dove il silenzio è pesante, stiamo al buio, il vento si alza forte ...
Forse la valanga puo succedere quà ...
Un tempo ci ne eravano tante, nel paese che l'unica strada è stata interromputa tante volte. Gli abitanti eravano tagliati dal mondo. Degli uomini sono morti sotto la caduta di neve e di pietri che scendono nel soffio alle 400 km all'ora.
Indietro Bonneval s/Arc, da L'Ecot verso l'origine del corso d'acqua, avanziamo nel valle fino in fondo del mondo.
Quà c'è la solitudine ma anchè il pensiero sulla natura. Puodarsi che sia tanta bella che terribile, che sia un tesoro come un pericolo. Quindi possiamo pensarlo anchè per tanta gente che non aviamo il tempo di ammancire. Un tempo fa, avevano il tempo di conoscere la natura ma anchè di conoscersi ...
Oggi il pericolo della montagne sta bene controllato eppure ci sono dei fenomeni inaspettati sui quali non possiamo niente. L'impotenza sta creando la culpabilità per quali che non possono fare niente. Il terremoto è il fenomeno il più terribile della natura che non avvisa la gente. Quanti sarono in sofferenza, sperando che tu non sei stato colpito nel vivo da quello cataclisma.
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