vendredi 3 avril 2009

Sogno a bordo

Sono le tre del pomeriggio nell'aereo, rivenendo da Parigi dopo
il registrazione, eppure mi addormento d'uno sonno profondo ...
Vedo una porta che apre su una strada, qualcuno usce e salutami, sorrendo. L'ho già visto. Mi riconosce ? Domando, rispondemi : da due o tre anni fa. Meno, dico chi sono. Camminando a costa, dico che l'ho visto un mese fa, ma non si riccordo: c'è tanta gente ! Pero dico che l'ha scritto. Dal momento quà, non mi capisce perchè cerco troppo a spiegare qualche cosa di strano forse di paradossale. Eppure penso che capisce da qualche parte. Sono disturbata di disturbare. Il tempo stringe, dice: "il faut courir"! Perchè ? L'ha visto scritto ? Penso:"courons" ! Eppure entra in un negozio. Delle cartoline cadono a terra per disgrazia. Siamo stringuti dal tempo, quindi parliamo del tempo. Solo un nome sembra illuminare l'istanto. Lo ripeto, lo ripete, lo ripeto fino a che dicemi: lavoro, lavoro ! E lo vedo sparire sotto il portico, un'altra porta. Sono sperduta. C'è il momento dove mi ritrovo in ULM, come una volta sopra l'oceano Indiano, ma sta volta, sono sopra le terre e ci atterriamo, il scontro è duro e risvegliami. Sono all'aeroporto.

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