dimanche 10 février 2008

I due fratelli

L'artist and his studio are inseparable
"Creative space and living space in one, the studio became his world, and gradually an extension of himself".
Oggi è l'ultimo giorno della grandissima esposizione "Il laboratorio d'Alberto Giacometti"al museo National d'Arte Moderna di Beaubourg dove si sviluppa una retrospettiva della sua opera magnifica. Molto giovana sono stata sbalordita davanti ai suoi lunghi personaggi come degli alberi che lui aveva messo sulla terrazza, per l'apertura del museo di Saint Paul de Vence. Una grande testa, due grande donne e due uomini che camminavano...alla Fondazione Maeght, c'èra l'anno 1964, dei vint' anni !
Oggi siamo andati a vedere l'ultima volta quest'opera, cercando di ritrovare la relazione fra i due fratelli, Alberto e Diego, che nessuna donna non poteva separare. Una sola le riuniva, la loro madre che è sempre stata alla Stampa, dal val Bregaglia frontaliere dall'Italia norde, madre dell'infanza che Alberto e Diego andavano cercare ogni volta che volevano riprendere forza colla terra primitiva, la neve prima l'argilla.
A Borgonovo è nato Alberto, poi l'anno dopo Diego, nella montagna dei Grisonni dove l'aria è particolarmente pura, le cime imponenti, gli uomini ridotti a delle teste di spilli, come si sarebberono viste da tanto lontano, forse dalle cime altissime o dai ghiacciai. I fratelli che impastano coi le loro dita, l'uno per l'altro, l'argilla come delle palle di neve, c'è una coppia per la creazione venuta dal fondo delll'infanzia dominata dalle Alpe magistrale.

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