lundi 7 mars 2011

Sogno d'arte

"Corro con te sul filo delle perle, trascoloro sulle tue guancie tessendo riccioli d'oro con bisigli d'argento.
Io sono la sposa compenetrata dal principe che sul divano esala come un nardo il suo profumo.
Banchetta tra i miei seni il mio amato, sembra un contenitore di mirra chiamato a pernottare: il fiore ombelicato di Engaddi è cresciuto nel recinto come grappolo di vigna turgido del mio deletto.
Io sono lo sposo preso e smarrito nell'incanto del loto che schiude i tuoi occhi al volo delle colombe.
Io sono la sposa che recca calore al nostro letto, prato d'erba eretto a dimora su fondali di cedro e di pina."
Giuseppe Valli (1993), Cantico dei cantici, ver. 61-86, Ed. Scipione.

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